Ebbene quest'anno ci dovrebbe essere una novità positiva per le famiglie italiane, ma non per gli abruzzesi!
Il fatto è questo: il 12 luglio è entrato in vigore
il DPR n. 74 del 16 aprile 2013 (in attuazione del D.L.g.s. 195/2005 e della
Direttiva Europea sul rendimento energetico in edilizia 2002/91/CE) che
finalmente uniforma la normativa italiana a quella europea sulla cadenza dei
controlli sull'efficienza energetica negli impianti termici.
Il cosiddetto “bollino” o “ticket”
sul controllo combustione (o dei fumi) per la stragrande maggioranza delle
caldaie a gas metano o GPL è passata da biennale
a quadriennale.
Esattamente la cadenza dei
controlli sull'efficienza energetica (salvo prescrizioni diverse del
fabbricante, ricavabili nel libretto di istruzioni della caldaia) dovrebbe
essere, per gli impianti sotto ai 100 Kw:
- ogni 4 anni per gli impianti a
gas metano o GPL;
- ogni 2 anni per gli impianti termici
combustibile liquido o solido.
Il nuovo regolamento rappresenta
un cambiamento sostanziale se si considera che gli impianti inferiori a 100 Kw
sono la maggioranza delle caldaie montate in Italia.
Questa nuova tempistica dovrebbe
consentire, ad ogni famiglia, di risparmiare una sessantina di euro l'anno. E in
questo periodo di crisi potrebbe aiutare a chiudere i bilanci familiari, ma la
Regione Abruzzo non ancora modifica la sua normativa e quindi, niente risparmio
per il biennio 2013-2014.
Così, è stato risposto ad Assoutenti
Abruzzo che ha provato a chiamare l’800 038 999 (il numero verde di Provincia e
Ambiente S.p.A. che si occupa dei
servizi per i Comuni della provincia di Pescara).
Anche i siti degli organi
competenti riportano ancora la vecchia normativa:
In effetti, il DPR n. 74 del 16
aprile 2013, all’art. 10 recita che “ai
fini di cui al comma 2, le Regioni e le Province autonome che alla data di
entrata in vigore del presente decreto abbiano già provveduto al recepimento
della direttiva 2002/91/CE in materia di esercizio, conduzione, controllo,
manutenzione e ispezione degli impianti termici, provvedono ad adeguare le
disposizioni adottate alle previsioni del presente decreto”. Ma la Regione
Abruzzo, che ha emanato la L.R. n. 17 del 25
giugno 2007, non ha ancora provveduto a modificarla!
A questo punto proveremo a chiedere alla Regione e vi faremo
sapere.