Di fronte a comportamenti scorretti e monopolistici della compagnia elettrica pubblica solo
qualche Giudice lungimirante e veramente indipendente può tutelare il consumatore, sia
esso privato cittadino o artigiano, piccolo commerciante, professionista.
Un nostro socio, che ha una piccola attività
commerciale, si vede sostituire il contatore dell’energia elettrica in sua
assenza. Dopo qualche mese gli arriva la
fattura con la lettura del vecchio contatore effettuata dal fornitore e Lui a
malincuore paga.
Dopo circa tre anni gli arriva una fattura a conguaglio che
riporta una lettura, effettuata sempre dal fornitore alla stessa data, ma di molto
superiore contenente la richiesta di oltre 16 mila euro.
Smarrito e preoccupato chiede spiegazione al fornitore il
quale non riesce a dirgli altro che deve pagare. Allora promuove tramite
Assoutenti una azione di conciliazione davanti l’Autority,
ma il fornitore declina l’invito, non si presenta.
A questo punto, chiede la rateizzazione, ma gli viene negata
e gli staccano la luce.
Senza la corrente elettrica è costretto a chiudere l’attività
ed a mettere in ferie l’unico dipendente che ha.
Sperando nella giustizia italiana, si fa assistere dal nostro avvocato Stefania Colella e presenta un ricorso.
La prima ordinanza lo aiuta, ottiene il riallaccio.
Oltre al caso personale, la cosa importante è la motivazione del Giudice, Dott. Sergio Casarella del Tribunale
di Pescara, che è ineccepibile, quando ordina alla compagnia elettrica di riallacciare
immediatamente la fornitura elettrica, ricorda: “che l’energia elettrica, come il gas e l’acqua, è un bene essenziale per l’esercizio stesso
di ogni attività lavorativa umana e che il distacco definitivo è suscettibile
di produrre danni non tutti riparabili
economicamente, trattandosi di contemperare
un diritto di credito con il diritto di lavoro costituzionalmente garantito”.
Infatti, non si può far chiudere volontariamente una
attività dalla quale dipendono due famiglie, quella del titolare e quella del
dipendete per una pretesa non motivata e dimostrata con il rischio di ripercussioni anche psicologiche sugli individui interessati.
Si può solo aggiungere che il diritto al credito dovrebbe
essere provato e non preteso solo perché fatturato, ma ci troviamo difronte a Golia (una azienda monopolista insieme a Enel Distribuzione) sperando che il nostro socio diventi il Davide della situazione.