lunedì 26 ottobre 2015

Bandi per gli studenti dell'infanzia

Il 30 ottobre scade l'avviso pubblico del Comune di Francavilla al Mare per ottenere il rimborso della tassa di iscrizione per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia (da 0 a 2 anni) accreditati pubblici o privati nell'anno scolastico 2014-2015. Per la frequenza negli istituti privati sarà erogato un contributo sulla retta.


Per il Comune di Spoltore il bando scade il 15 novembre e le domande potranno essere consegnate a mano allUfficio Protocollo del Comune (aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.15 alle ore 13.30, e il martedì e il giovedì dalle ore 15.15 alle 17.30), o inviate telematicamente allindirizzo: protocollo@pec.comune.spoltore.pe.it

Aperte le iscrizioni a Presidente di seggio

Molti Comuni abruzzesi hanno aperto i termini per I'iscrizione nell'albo delle persone idonee all'ufficio di Presidente Seggio Elettorale.

Per Pescara, la domanda può essere presentata a mano, tramite posta o per via telematica (servizio.elettorale@comune.pescara.itentro il 31 ottobre 2015 e deve essere indirizzata al Sindaco del Comune di Pescara, Piazza Italia 1, 65100 PESCARA.

Cliccando qui si ha il fac simile di domanda


Per informazioni:
Piazza Italia 13 65100 PESCARA - Tel. 0854283500 -709 fax 085 4283572
ORARIO: 
dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:30 - il martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 16:30.


Per Montesilvanola scadenza è sempre il 31 ottobre e la domanda può essere presentata a mano, tramite posta o per via telematica (protocollo@comunemontesilvano.legalmail.itdeve essere indirizzata al Comune di Montesilvano, Piazza Diaz n.1.  

Cliccando qui si ha il fac simile di domanda


Per Francavilla al mare, la domanda deve essere presentata sempre entro il prossimo 31 ottobre all’Ufficio Protocollo del Comune o per via telematica (protocollo@pec.comune.francavilla.ch.it).


Per avere ulteriori informazioni e il fac simile di domanda clicca qui

Per Spoltore, si può consultare il manifesto

Per Città Sant'Angelo clicca qui.

lunedì 12 ottobre 2015

Diritto al lavoro o al credito.

Di fronte a comportamenti scorretti e monopolistici della compagnia elettrica pubblica solo qualche Giudice lungimirante e veramente indipendente può tutelare il consumatore, sia esso privato cittadino o artigiano, piccolo commerciante, professionista.

Un nostro socio, che ha una piccola attività commerciale, si vede sostituire il contatore dell’energia elettrica in sua assenza.  Dopo qualche mese gli arriva la fattura con la lettura del vecchio contatore effettuata dal fornitore e Lui a malincuore paga.

Dopo circa tre anni gli arriva una fattura a conguaglio che riporta una lettura, effettuata sempre dal fornitore alla stessa data, ma di molto superiore contenente la richiesta di oltre 16 mila euro.

Smarrito e preoccupato chiede spiegazione al fornitore il quale non riesce a dirgli altro che deve pagare. Allora promuove tramite Assoutenti una azione di conciliazione davanti l’Autority, ma il fornitore declina l’invito, non si presenta.

A questo punto, chiede la rateizzazione, ma gli viene negata e gli staccano la luce.

Senza la corrente elettrica è costretto a chiudere l’attività ed a mettere in ferie l’unico dipendente che ha. 
Sperando nella giustizia italiana, si fa assistere dal nostro avvocato Stefania Colella e presenta un ricorso.

La prima ordinanza lo aiuta, ottiene il riallaccio.

Oltre al caso personale, la cosa importante è la motivazione del Giudice, Dott. Sergio Casarella del Tribunale di Pescara, che è ineccepibile, quando ordina alla compagnia elettrica di riallacciare immediatamente la fornitura elettrica, ricorda: “che l’energia elettrica, come il gas e l’acqua, è un bene essenziale per l’esercizio stesso di ogni attività lavorativa umana e che il distacco definitivo è suscettibile di produrre danni non tutti riparabili economicamente, trattandosi di contemperare un diritto di credito con il diritto di lavoro costituzionalmente garantito”.

Infatti, non si può far chiudere volontariamente una attività dalla quale dipendono due famiglie, quella del titolare e quella del dipendete per una pretesa non motivata e dimostrata con il rischio di ripercussioni anche psicologiche sugli individui interessati.

Si può solo aggiungere che il diritto al credito dovrebbe essere provato e non preteso solo perché fatturato, ma ci troviamo difronte a Golia (una azienda monopolista insieme a Enel Distribuzione) sperando che il nostro socio diventi il Davide della situazione.